Mi chiamo Vincenzo, ho 40 anni e gestisco da tempo un bar tabacchi a Campobasso. Un luogo che negli anni è diventato più di un semplice lavoro: un punto d’incontro, uno spazio in cui le storie si intrecciano e nascono nuove opportunità.
Da qualche anno collaboro con la cooperativa Sirio, un legame nato dalla voglia di fare qualcosa di concreto per la comunità. Quando mi hanno proposto di partecipare al progetto Out Park non ho avuto dubbi, ho colto subito l’occasione per dare forma alle iniziative che già stavamo portando avanti e per fare la differenza nella vita di alcuni ragazzi. Non ho mai provato paura o timore in questo percorso, è un’esperienza che mi rende orgoglioso.
Tra le tante storie che ho vissuto, quella di Nicola è una delle più significative. Ricordo bene i suoi primi giorni al bar, era emozionato, quasi timoroso. All’inizio si occupava di compiti semplici, ma ogni volta che affrontava una nuova sfida, dimostrava di crescere e prendere maggiore confidenza con il suo ruolo. Una volta, in un momento di incertezza, Nicola si è scusato con me per un errore che non aveva nemmeno commesso. Con un sorriso e poche parole di incoraggiamento, sono riuscito a tranquillizzarlo. Da quel momento ho iniziato a notare un cambiamento, la sua sicurezza e la fiducia in noi crescevano giorno dopo giorno.
Abbiamo cercato di farlo sentire accolto e parte integrante del gruppo e lui ha risposto con un impegno e una dedizione che hanno fatto la differenza. Anche durante le giornate più intense si è dimostrato attento e preciso, tanto che non ha mai fatto cadere nulla di quello che maneggiava. Vedere i suoi progressi quotidiani è stato per me motivo di grande soddisfazione, non solo perché ho visto crescere lui, ma perché questo ha rafforzato il legame all’interno del nostro piccolo gruppo di lavoro.
Il mio augurio per Nicola è che questa esperienza gli lasci non solo competenze, ma anche la consapevolezza di essere parte attiva di ciò che fa. Mi auguro che, oltre alla formazione resti il legame che abbiamo costruito, quella piacevole relazione fatta di fiducia e rispetto reciproco. Per quanto riguarda me, spero di poter continuare a offrire il mio supporto a chi ne ha bisogno e di mantenere vivo il legame con la cooperativa Sirio. Ogni nuova iniziativa, ogni progetto condiviso è una possibilità per fare ancora di più.
Alla fine di ogni giornata, penso che questa esperienza non sia solo un lavoro. È un modo per dare valore a ogni gesto, per vedere crescere le persone e, nel mio piccolo, sentirmi parte di un cambiamento positivo.
Il progetto è sostenuto da Intesa Sanpaolo attraverso il Programma Formula in collaborazione con CESVI.
Per scoprire il Programma Formula visita forfunding.it
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